INAEQUALIA

Non uguale,
Diversa si. perché io dono la luce alla tua stirpe tra dolori e sofferenze
Diversa si. anche quando la mia anima continua a sentire come e quanto la vostra
Diversa si. ma sempre uguale nel nostro destino comune di sofferenze
Diversa si. perché di me le spoglie non cercherai dopo la guerra
Diversa si. perché sacrificabile nell’onore perduto da chi ne vuole ogni diritto
Diversa si, per il mio continuo dare ricevendo spoglie di un favore conquistato con il corpo e la mente
Diversa si, perché usarmi serve solo alla tua fantasia malata per erigere ancora falsi totem del tuo essere uomo.

STUPRO
Incubo, nebbia che avvolge il cervello, i pensieri vanno al futuro prossimo
mani che stringono, frugano dentro e fuori di me,
come bambola di pezza,
inutile resistenza,
sento strapparmi l’ultima fragile difesa
voce che urla nella mia mente
la bocca rimane tappata da dita rozze
odori forti aspri di branco di lupi affamati
l’uomo scompare nell’animale trovando
il suo solo significato nella debolezza dell’ignoranza
dolore e ancora dolore, sale dalle mie cosce fino alla mente
deflorata mille e mille volte
sento il loro odore sa di alcool e sudore, di sporco
lo stesso sporco che mi rimarrà addosso per sempre
il mio corpo, da cui mi allontano per rifugiarmi in quella grotta oscura
il luogo della salvezza dalla follia, dove cullare il mio sentire ferito

TU uomo padre
TU uomo da compagno a fiera
TU uomo che tradisci la tua umanità
TU uomo da paure, rifuggi condividendo false vittorie

IO DONNA
E’ nella luce della mia mente che vedo avidi sogni di intensa realtà, la voglia di sentirmi uguale nella mia diversità.
Io nel mio sentire ritrovo emozioni antiche, di notti passate ad aspettare figli o compagni partiti in guerre o inseguendo sogni ed immagini, falsi totem del nostro non sapere mediatico.
Io non andrò in guerra, ma lei mi raggiungerà ancor più feroce, nella sua volontà di uccidermi più e più volte nell’anima e nel corpo, ferendomi là dove dovrebbe nascere l’amore.

IO amata ma odiata
IO donna rifugio ideale del tuo essere figlio e bambino
IO donna oggetto, desiderio, quotidianità
IO donna preda
IO donna madre
IO donna moglie
IO donna figlia
IO donna abusata
IO donna sola
IO donna e…

ancora donna anche dopo
il tuo pasto sulla mia nuda carne

l’indifferenza
fagocitando emozioni
nel tuo essere UOMO come animale

Testi: Angelo Pieroni